Libera fino alla fine.

18 10 2023

Francesca ha scelto di essere libera fino alla fine. Così ha scritto lei stessa come didascalia della foto che ha pubblicato su Facebook 6 giorni fa, foto che la ritraeva in una cittadina svizzera, con l’aria apparentemente sognante e felice. Di primo achito tutti noi che le eravamo amici sul social abbiamo pensato che si trovasse lì in vacanza ma poi è bastato leggere quella scritta e qualche commento di chi le augurava “buon ultimo viaggio” per capire che Francesca non c’era già più perché aveva posto fine alle sue sofferenze tramite l’eutanasia. Sono rimasto molto scosso dalla sua improvvisa e voluta scomparsa ma ho capito. Ho compreso il suo dolore fisico e l’impossibilità di sopportare oltre. Francesca da tanti anni soffriva di una malattia autoimmune che non lascia scampo e che provoca forti dolori in tutto il corpo. Era una sostenitrice dell’impiego della cannabis a scopo terapeutico perché solo quella riusciva ad alleviare i suoi dolori immensi e difatti Francesca si è sempre battuta per la sua legalizzazione. Ciò che mi rattrista è che non ci siamo mai incontrati di persona nonostante entrambi partecipassimo a svariati eventi culturali in giro per la Sardegna. Lei era di Cagliari. Ci sentivamo sui social e con dei messaggi. Nell’ultimo mi chiedeva di partecipare alla presentazione nella mia città di un libro di Luca Marola che trattava proprio dell’Easy Joint e della legalizzazione della cannabis in 10 Paesi – visto che lei era impossibilitata a presenziare. Francesca Valguarnera era una donna colta ma soprattutto una donna giovane, forte e coraggiosa e questa sua ultima scelta l’ha dimostrato ancora una volta. La sua partenza però non ha fatto rumore. Non ho visto nessun articolo di giornale che la ricordasse e sensibilizzasse l’opinione pubblica su questo importantissimo tema per cui ho scelto di ricordarla io con queste poche righe che sto scrivendo ora che è passato qualche giorno e sono più lucido. È vergognoso che chi sceglie l’eutanasia assistita debba ancora essere costretto a partire per la Svizzera, debba pagare migliaia di euro e affrontare la procedura senza i propri cari al suo fianco. È aberrante, è un crimine contro l’umanità. Sogno il giorno in cui anche in Italia sarà possibile fare questa scelta liberamente, morire con dignità, senza dover essere giudicati per questo. Bisogna mettersi nei panni di chi soffre e pensare che allungare la loro sofferenza è qualcosa che neanche Dio vorrebbe. Ciao Francesca, sarai per sempre nel mio cuore. Come ha scritto qualcuno, ti penserò in giro per un lungo viaggio intorno al mondo. Grazie per questo esempio di libertà che ci hai regalato.

Enrico James Scano

Francesca Valguarnera,
Svizzera, 12 ottobre 2023





Libertà

25 04 2023

25 aprile – Festa della Liberazione.

Per non dimenticare mai.





Freedom (Je suis Charlie) + english translation

9 01 2015

- FREEDOM -Le chiavi della libertà

– FREEDOM -Le chiavi della libertà

Una delle mie ultime creazioni artistiche si intitola Freedom. Come nella mia opera precedente Password, anche su questa tela ho applicato una tecnica mista accostando ai colori acrilici l’inserimento di vere e proprie chiavi. In questo caso le chiavi vanno a comporre la scritta Freedom ossia Libertà. Le chiavi sono dorate a significare il grande valore che la libertà ha per ognuno di noi. Un bene imprescindibile che dovrebbe essere concesso a ogni essere vivente. Come dico sempre, l’unica libertà che non ci possiamo permettere è fare del male: a noi stessi, al nostro prossimo, alla Natura. E soprattutto di non rispondere al male con altro male. Queste chiavi però sono insanguinate. Ciò significa che purtroppo il prezzo della libertà molto spesso lo si paga col sangue e con la propria vita. Proprio come è successo per questo motivo il 7 gennaio a Parigi nella sede del giornale Charlie Hebdo dove sono stati trucidati 12 innocenti, ma come succede ogni giorno in ogni parte del mondo, spesso nel silenzio. La libertà è un valore universale: non solo libertà di espressione, ma anche libertà di pensiero, libertà di culto, libertà di orientamento sessuale, libertà dalle catene, libertà di usi e costumi, libertà di essere se stessi insomma. I fatti di questi giorni hanno sottolineato l’importanza di questo valore. Questa libertà dovrebbe essere garantita a tutti -sempre – ma purtroppo ciò non avviene perché l’Uomo spesso non ammette altri pensieri diversi dal proprio. Molto simbolica è l’immagine della matita spezzata. Solo apparentemente e momentaneamente è spezzata: difatti da quei due mozziconi nasceranno due nuove matite pronte a proteggere quella libertà. Il male alla fine non vince.  EJS

ps: il mio quadro Freedom in qualche modo nasconde un numero. Qualcuno riesce a individuarlo?

ENGLISH:  One of my last artistic creations is called Freedom.  Like in my previous creation Password, also in this painting I used real keys. In this case the keys compose the writng F-R-E-E-D-O-M and they are golden. By this I want to express how precious is freedom for all of us, everybody should be free. The only freedom we shouldn’t have is doing bad things against ourselves and the others and we shouldn’t either answer to the evil with other evil. These keys are covered with blood. This means that unfortunately freedom is often paid with the price of life. Just it happened few days ago in Paris in the terroristic attack against Charlie Hebdo Journal where 12 innocent people died.  This happens everyday in every part of he world, sometimes in the complete silence. Freedom is an universal value: it can be the freedom of expression, the freedom of thought, freedom of worship, freedom of sexual orientation, freedom from chains, freedom to attend customs and traditions, in other words freedom to be ourselves.  What happened in these days underlined the importance of this value.  Freedom should be granted to everybody  – always – but unfortunatley this doesn’t happen because people rarely admit feelings and thoughts different from their own ones. It’s very symbolic the image of the broken pencil. Only in appearance and at the moment it’s broken: from that two parts, in fact,  other two pencils will be born soon and they will keep peacefully to fight  in order to protect that freedom. Evil is not the final winner, at the end. EJS   

ps: my painting  Freedom somehow hides a number. Can someone guess which one?





La donna che non sapeva amare

16 07 2013

400colpe

Si sentiva uno schifo. L’aveva tradito, ferito, deluso. All’inizio, per lei, lui era stato solo un capriccio, una scommessa con un’amica. L’aveva sedotto, ma poi non era stata capace di abbandonarlo perché se ne era innamorata. Lui non poteva neanche lontanamente sospettarlo e questo le faceva rabbia, tanta rabbia. Era così ingenuo, così stupido. Più di un anno, quattrocento giorni insieme. Lui era un puro e lei un vero diavolo. Che coppia! Come poteva essere così cieco? A lungo andare, per lei quell’amore si era trasformato in perversione ed era quasi impazzita. Aveva cominciato a tradirlo ripetutamente, a ogni occasione. Prima con un solo uomo alla volta, poi con più di un uomo. Una vera e propria malattia. Durante una notte era arrivata persino a fare sesso con tre colleghi nella piscina del centro benessere dove lavorava. Un’orgia coi fiocchi. E mentre era lì e baciava quegli uomini pensava con piacere voluttuoso a lui, ignaro di tutto, che la credeva – cretino!- a una serata in compagnia delle amiche. Lui si mostrava sempre tanto comprensivo e più era comprensivo più lei si sentiva morire. Avrebbe voluto gridarglielo in faccia quante corna aveva in testa, quanto era patetico con quel carattere paziente e remissivo! Le veniva da vomitare. Perché le concedeva tutte quelle libertà e quella fiducia? Perché?

Sapeva che tutto questo non sarebbe potuto continuare all’infinito: il piacere del tradimento doveva finire e l’anima pura di lui doveva essere squarciata una volta per tutte. Quando, dopo tante bugie, quasi gli buttò l’evidenza in faccia lui ancora non capì. Così cominciò a farsi vedere per strada, alla luce del sole, al braccio di altri uomini, per sollecitare la sua gelosia e le mille domande che ne seguirono. Poi gli raccontò tutto, scendendo nei particolari, per fargli più male.

Solo adesso provava del ribrezzo per quello che aveva fatto. Quell’anima pura aveva subito un duro colpo. Se è vero che i maschi difficilmente piangono, lui doveva essere un’eccezione. E più vedeva la sua sofferenza, più le piaceva girare il coltello nella piaga. Voleva ferirlo, vendicarsi della luminosità e della positività di lui nei confronti della vita. Che forte contrasto col cinismo di lei! Sotto sotto sapeva che in realtà ne era gelosa e questa era la causa di tutto. Dimmelo che sono una puttana, dimmelo! – gli urlò di fronte al tentativo di comprensione che lui, ancora una volta, aveva messo in atto per poter accettare quel dolore inaspettato. Ma lui non disse nulla.

Enrico M. Scano

Copyright 2011 © Tutti i diritti riservati.








Silva Avanzi Rigobello

I tempi andati e i tempi di cottura

Ibba Monni non esiste

Scrivo quel che penso e penso tutto ciò che scrivo.

Carlo Galli

Parole, Pensieri, Emozioni.

" Vola alta parola"

Blog di letteratura di Marisa Cossu

Adriano Porqueddu | GIORNALISTA

journalist, tv presenter, communication consultant. official website

giuseppecartablog

Tutto inizia sempre da adesso in poi

Marco Guzzini - Business Counseling

L'esperienza della Evoluzione

Wanted One Dollar

Di tutto e di meglio... Un contenitore che va alla ricerca di notizie!

Sara Usai

Art...eggiando

diLetti e riLetti

La sola nazione che conti: la letteratura

ladimoradelpensiero

La lettura é il viaggio di chi non puó prendere un treno. (Francis de Croisset)

Tra le righe

pensieri, parole, pagine, emozioni

L'AlTrO (lato)

" Per sentire e sognare in pace, bisogna spegner la luce della ragione... almeno per un po'. "

La tana di Corniola

Appunti di viaggi interiori in continenti ancora da esplorare, riflessioni, cambi di umore e ricerca di sé in un luogo di odori familiari e colori lontani.

Come un cane sulla luna

"quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì"

(a)socials: La Blog Series

ovvero: come faccio a spiegarti che ti amo se continui a contarti i "mi piace"? | di Marco Fontana e Francesco Spiedo

Nataclaus

Regna il caos

Tramedipensieri

Lo scritto non arrossisce.

OUBLIETTE MAGAZINE

Voci dal Sottosuolo

Invece Sempre

(Ovvero Federica e basta)