GIOVANI GRANDI AUTORI
Con sommo piacere annuncio l’uscita dell’ebook GIOVANI GRANDI AUTORI (Falvision Editore) che contiene anche il mio racconto “Il mare tra le righe”. L’ebook raccoglie i primi 20 classificati del concorso SUMMER READING promosso dall’innovativa piattaforma letteraria digitale italiana MeBook (www.mebook.it). Due le sezioni, quella dei racconti ma anche quella della poesia. L’ebook ha una bellissima copertina che rappresenta un albero le cui foglie sono le copertine e le pagine di altrettanti libri. Il mio racconto “Il mare tra le righe” parla dei ricordi legati all’infanzia e al ruolo fondamentale che i genitori e la famiglia hanno nelle vite di tutti noi. Acquistabile su Mondadori.it, Feltrinelli.it, Kobo e Amazon e le altre principali piattaforme online. EJS, gennaio 2015
English translation: It has just been published the ebook titled GIOVANI GRANDI AUTORI (Great Young Writers) by Falvision Editore which contains also my short story “Il mare tra le righe” (The sea among the lines). The ebook contains the first 20 winners (poems+ short stories in italian language) of the Contest SUMMER READING promoted by the cultural and innovative digital italian platform Mebook (www.mebook.it). The ebook has got a beautiful cover which it shows a big tree whose leaves are the covers and the pages of other books. My short story talks about the memories of our childhood and about the fundamental role which family plays in our lives. You can buy the ebook on Mondadori.it, Feltrinelli.it, Kobo, Amazon.it and on the other main digital online platforms. EJS, January 2015
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Fuga dai Social
25 10 2023Da circa sei mesi mi sono preso una pausa dai social. All’inizio pensavo avrei resistito di meno perché per me erano diventati una specie di droga. Di solito, infatti, controllavo compulsivamente messaggi, commenti e like ogni volta che potevo e questo comportamento a lungo andare mi stava rendendo nervoso e mi annebbiava la mente. Non solo. Mi provocava stati d’animo contrastanti. L’euforia veniva controbilanciata da stati di depressione che mi martoriavano l’animo quando magari ciò che trovavo sui social non corrispondeva alle mie aspettative: post snobbati, messaggi letti senza risposta, post di altri utenti che mi mettevano di malumore. Così da un giorno all’altro ho deciso: “Mi prendo una pausa di una settimana”. Le settimane poi sono diventate due, tre fino ad arrivare a essere 24. Sono diventato a-social e non ho più pubblicato né mie foto né miei post. Ho fatto perdere le mie tracce. Niente più da controllare, niente più aspettative. Di tanto in tanto apro per qualche minuto i social per tenermi aggiornato sulla vita dei miei contatti, mi sono lasciato solo questa finestra aperta. Ho ridotto drasticamente il tempo che vi dedicavo prima e ho usato quel tempo per mettermi a fare dei lavoretti in casa tipo ritinteggiare pareti, sistemare il giardino e dare l’antiruggine ai cancelli. Ho incontrato la gente di persona. Non ho più perso tempo a fotografare i miei piatti al ristorante o a fare mille selfie con gli amici. Mi son goduto il mio tempo e basta. Nella real life, in diretta. Senza alcun filtro. Come sono stato? Sono stato meglio, senza dubbio. È stato un bel test. Prima o poi so che tornerò sui social ma solo quando avrò qualcosa di interessante da dire. Da questa esperienza ho imparato che dovrò gestire meglio il tempo che dedico a ciò che condivido con gli altri online e se dovessi di nuovo lasciarmi troppo andare so che ora sentirei nella mia testa il campanello d’allarme che mi incita a rallentare. Nel frattempo continuo a scrivere su questo blog i miei pensieri sparsi tipo messaggi in una bottiglia che forse nessuno leggerà. Ma non è quello l’importante. L’importante è fissare i pensieri su un foglio, anche elettronico, perché scrivere è parecchio terapeutico. E io lo sto continuando a fare. Nonostante le mie tre lauree, in questo periodo non sto lavorando ma ho dei progetti in cantiere. Magari prossimamente ve ne parlerò in un altro post. Ora scappo. Comincia a piovere e io non ho l’ombrello. Mi bagnerò. Come sempre…
Enrico James
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