I miei Animal Fantasy SOLD OUT :)

30 09 2014

Ed ecco qui alcuni modelli della mia produzione Animal Fantasy …tutta sold out! Come potete vedere, questi quadretti ritraggono tutti degli animali, domestici e non, in scenari un po’ fantasiosi, secondo il mio stile un po’ sognante. Perché in fondo sono un sognatore. Adesso mi sto rimettendo all’opera per produrre nuovi soggetti e altri simili a questi. Vi piacciono?  EJS

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Acrilici su tela 13×18 cm “il Gatto”, “il Delfino”, “il Gufo”, “il Cammello”, “il Gabbiano”

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Acrilici su tela 13×18 cm, “i Fenicotteri”

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Acrilici su tela 13×18 cm, “l’Elefante”

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Séraphine

29 09 2014

220px-SeraphineposterOggi in un unico post unisco tre dei miei grandi amori: la scrittura, la pittura e il cinema. Lo spunto (e che spunto!) me l’ha dato qualche giorno fa la visione di un film co-prodotto da Francia, Belgio e Germania che si intitola Séraphine. Ovviamente per il fatto stesso che ne sto parlando già da ora in modo entusiastico ne consiglio la visione a tutti i miei follower. Séraphine è un film del 2008 diretto dal regista Martin Provost e narra la vita della governante/badante Séraphine Louis, interpretata dalla meravigliosa Yolande Moreau. La storia prende le mosse in quel di Senlis nel 1914 quando Séraphine, una donna di umile condizione, comincia a prendere servizio anche presso l’alloggio di un famoso critico d’arte tedesco giunto da quelle parti per curare le esposizioni artistiche parigine. Séraphine è una donna energica e operosa ma anche una persona particolare, un po’ strana. È molto solitaria, di poche parole, parla con gli angeli, abbraccia gli alberi e si  inebria dei profumi e dei colori della natura, che ama alla follia. La sua passione segreta è la pittura. Il poco denaro che possiede lo usa per comprare la vernice bianca nel piccolo spaccio del paese, vernice che usa poi come base per creare tutti gli altri colori usando intrugli a base di fiori ed erbe colorate raccolte da lei nella campagna circostante.  Rinchiusa tra le quattro pareti del suo minuscolo e disordinato alloggio, passa le sue notti a dipingere in segreto i suoi quadri. L’unico segnale rivelatore di quella sua attività sono i canti religiosi che intona mentre dipinge. Séraphine, infatti, sostiene che le sue opere siano direttamente ispirate dagli angeli e da Dio. Durante la giornata la donna torna ad essere una grande lavoratrice, sempre silenziosa ma attenta ai bisogni degli altri. L’incontro col critico d’arte tedesco però si rivela provvidenziale perché l’uomo, per caso, scopre uno dei suoi quadri e si innamora dei colori e dei fiori ritratti da Séraphine, che sono gli stessi colori delle campagne intorno a Senlis. La donna non ha mai studiato pittura ma ha una sua tecnica e un suo stile che colpiscono da subito l’uomo, abituato a scovare talenti in giro per l’Europa. Così il tedesco convince Séraphine che lei è sprecata nel ruolo di governante e lavandaia e la invita a coltivare il suo talento facendole da mecenate. Per Séraphine si apre così una stagione nuova ma purtroppo breve, interrotta bruscamente dallo scoppio della prima guerra mondiale. Il critico è costretto a fuggire dalla Francia ma la incita a continuare a dipingere perché lui presto tornerà e riprenderanno la loro collaborazione da dove si erano fermati.  Le promette che al suo ritorno lui la farà diventare ricca e famosa. L’uomo, che sembra essersi preso una cotta per la donna, in realtà si è innamorato solo artisticamente della sua protetta e tornerà solo dopo tantissimi anni. Quando torna a Senlis, infatti, lo rivediamo invecchiato ma felice assieme a un giovane pittore che è anche diventato il suo compagno di vita. Non voglio svelarvi il continuo della storia e il suo finale (è un film bellissimo, vedetelo – sta passando su rai5 ultimamente) ma voglio focalizzare l’attenzione sulla produzione artistica di Séraphine.  Infatti il film, oltre a essere un’opera cinematograficamente poetica, studiata, artistica, pluri-premiata e ottimamente riuscita, narra una storia vera. Sì, Séraphine Louis, in arte Séraphine De Senlis (1864-1942), è veramente esistita e i suoi quadri naïf sono meravigliosi. In parecchi casi nello squilibrio mentale si cela la genialità.  Vedere per credere.

EJS,  29 settembre 2014        Ecco alcune immagini dei dipinti di Séraphine De Senlis, presi in prestito da internet:

Collage di alcuni quadri di Séraphine

Collage di alcuni quadri di Séraphine

La vera Séraphine all'opera

La vera Séraphine all’opera

Una scena tratta dal film "Séraphine" di Martin Provost

Una scena tratta dal film “Séraphine” di Martin Provost

Uno dei quadri di Séraphine De Senlis esposto in un museo

Uno dei quadri di Séraphine De Senlis esposto in un museo

Uno dei quadri sulla natura di Séraphine

Uno dei quadri sulla natura di Séraphine

Un altro collage delle sue opere

Un altro collage delle sue opere





Il tatuatore di gessi

2 09 2014

munchmio6Ieri sera ho inaugurato la mia nuova frontiera artistica: pittura sul gesso di una gamba bloccata a causa di una frattura a un piede. La mia cavia è stata la povera Camilla. Mi ha chiesto di rallegrare il suo gesso con un bel disegno ideato e dipinto a mano da me, ispirato alla celebre opera di Edward Munch. Camilla ha visto qualche giorno fa il mio quadro “L’Urlo iglesiente” e mi ha chiesto di riproporlo sul gesso, dal momento che vi compare il mare e al mare ha dovuto rinunciare forzatamente in questa ultima parte dell’estate. Così ieri, dopo aver tracciato il disegno con la matita, ho proceduto a dipingere con colori acrilici e pennelli il disegno prescelto. Sullo sfondo, un omaggio alla mia terra, l’iglesiente appunto: il mare di Masua, i bellissimi scogli di calcare bianco e sulla destra quello più grande e famoso, il nostro Pan di Zucchero, che si erge dal mare con i suoi 133 metri di altezza. (e non ha davvero niente da invidiare a quelli di Capri! Venite a vederlo. O cercatelo su Google!). Le fasi del lavoro sono state documentate grazie al servizio fotografico della nostra amica Federica. Quando ho visto le foto, mi sono sembrato un vero tatuatore all’opera. Un tatuatore di gessi! Fase dopo fase, ecco così emergere dal gesso bianco un nuovo Urlo iglesiente. Camilla potrà così vedere il mare ogni volta che vorrà sbirciando sulla sua gamba. Potrà sfoggiare il tatuaggio dipinto e farsene vanto con gli amici.

In attesa che il gesso le venga rimosso al più presto e possa tornare alle sue attività abituali, le auguriamo una pronta guarigione ❤

Ciao, amici, e alla prossima enricata!

EMS, settembre 2014

LE FASI DELLA LAVORAZIONE DELL’URLO IGLESIENTE

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Il dipinto terminato* :)

Il dipinto terminato* 🙂

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